Ho riletto, in questi giorni, una favola che risale ai tempi antichi…….. Ricordo una versione di latino, che sicuramente sarà andata da schifo, visto che in latino ero una frana…… La favola è sicuramente triste. Tuttavia
ritengo che offra una morale importante.
Infatti i "prepotenti" per pulirsi la coscienza e giustificare i loro atti, molto spesso
inventano false accuse e giustificazioni.
Il lupo e l’agnello
Lupus et agnus
di Fedro
Un lupo e un agnello, spinti dalla sete, si ritrovarono a bere nello stesso ruscello.
Il lupo era più a monte, mentre l’agnello beveva a una certa distanza, verso valle.
La fame però spinse il lupo ad attaccar briga e allora disse: "Perché osi intorbidarmi l’acqua?"
L’agnello tremando rispose: "Come posso fare questo se l’acqua scorre da te a me?"
"E’ vero, ma tu sei mesi fa mi hai insultato con brutte parole".
"Impossibile, sei mesi fa non ero ancora nato".
"Allora" riprese il lupo "fu certamente tuo padre a rivolgermi tutte quelle villanie". Quindi saltò addosso all’agnello e se lo mangiò.
Questo racconto è rivolto a tutti coloro che opprimono i giusti nascondendosi dietro falsi pretesti.
Quando si vuole lo scontro o una giustificazione alla propria prepotenza, ogni pretesto è valido.
L’aveva capito Fedro 2000 anni fa, ma ancora oggi non lo capiscono in tanti…….