Prima e durante le Feste di Natale, intrattenete i vostri ospiti con questa bevanda, semplice da fare, ma originale.
La nostra amica Rebecca – Pif, originaria dell’Austria, e credo veronese di adozione, sta pubblicando giorno dopo giorno, notizie, curiosità e usanze sul Natale, a mio avviso veramente interessanti.
Vorrei, anch’io, proporre la ricetta del Vin Brulè come si fa da noi in Piemonte. Ricordo che me la preparavano i miei nonni, d’inverno, quando si era un po’ influenzati…….
Intanto, il Vin Brulè, che significa vino bruciato, è una deliziosa bevanda aromatica poco alcolica, pur essendo costituita da vino rosso, poiché durante la sua preparazione gran parte dell’alcool utilizzato, evapora.
E’ una bevanda corroborante, riscaldante e disinfettante, per questo viene adottata come cura contro il raffreddore.
Và servito caldo per contrastare il freddo dell’inverno e riscaldare un po’ l’anima.
Ecco cosa occorre:
1 litro di vino Dolcetto
2 stecche di cannella
Gr 200 di zucchero
6 chiodi di garofano
1 arancia
1 limone
Qualche baccello di cardamomo
1 anice stellato
Iniziate a sbucciare in superficie il limone e l’arancia, la buccia deve essere priva del bianco, poi in un pentola (non deve essere antiaderente e possibilmente avere le sponde basse) mettere i chiodi di garofano, la cannella, aggiungete pian piano un po’ di vino e lo zucchero, poi le buccia dell’arancia e del limone. Prima di accendere il fuoco, mescolate in modo tale che lo zucchero si sciolga un po’, ora portate ad ebollizione per un paio di minuti ricordandovi ogni tanto di mescolare, meglio con un cucchiaio di legno. Adesso dovete far evaporare l’alcol, facendo molta attenzione, fiammeggiando la superficie.
Attendete qualche minuto prima di servire. E’ consigliabile filtrare il Vin Brulè con un colino.
P.S. Ovviamente nell’Albese si usa il Barolo…………..
grazieeee, dev\’essere sicuramente buono, mi sa che farò la prova afarlo.Ti auguro una buona serata, con amicizia, Vito
Wuaoo è da sperimentare.Buon pomeriggio.
mmmmm mi so imbattutto in un bkig culinario a quanto pare….bene bene………mascalzone
Grazie Luciana delle tue splendide ricette, adesso anche il vin Brulè, cercheremo di farne tesoro
ma per star bene….non solo come influenza , ma anche per il resto …..quanto ne devo bere ???due o tre bottiglie a sera possono andare ??Fammi sapere , non vorrei fossero poche !!!!buona seratalele
sai il mio papà non era piemontese ed era anche particamente astemio ma…ricordo che quando ero piccola qiualche volta lo ha preparato…mi hai riportato alla mente un bel ricordograzieun sorrisoClaudia
Io nn lo faccio, ma, mia madre lo faceva spesso e io ne ho approfittato per berlo, anche se nn ero influenzata, perchè ha un aroma veramente delizioso….Che bei riccordi Luciana…. come per incanto mi sono ritrovata bambina…Notte serena, ti abbraccio Francesca
Buono il vin brulè. L\’ideale per le fredde serate invernali, quando fuori c\’è la neve…. magari accompagnato da una buona fetta di pandoro/panettone o qualche delizioso biscottino… Mmmm..
Ho fatto copia e incolla e ho stampato.. mannaggia a te! e cosa dico alla dietista? :-(che tentatrici che siete in questi blog…. e manca un mese e poco più a Natale!Buonissima giornata e un abbraccio… grazie per le visite, graditissime!Ciaooo
Dopo una giornata invernale trascorsa sulle nevi, è l\’ideale da sorseggiare seduti accanto al caminetto. Non da soli ovviamente 😉
Anke questo post, l\’ho commentato dall\’amica "nordista" Rebecca e devo dire anke a te, ke Io adoro il "vin-brulè" da quando vivevo ad Aosta, dove ho imparato a conoscerlo, a berlo ed anke a farlo… certe ciukkeee !!!